CIBO
di Pier Costantini
Questo progetto fotografico (Finalista al Premio Voglino 2018) nasce da un lungo percorso di ricerca personale all’interno della mia famiglia. Io, mio padre Guerino, mia madre Anna.
Il CIBO ha sempre avuto un ruolo importante in famiglia, mai nulla lasciato al caso, mai un pasto consumato alla buona. Mio padre educato con i vecchi valori contadini, dove ogni singolo elemento della terra doveva essere rispettato e trattato per quello che era, CIBO da consumare e non buttare, mai!
Mio padre, nel corso della sua vita si è ammalato di diabete, una malattia dove l’alimentazione corretta è fondamentale, ma lui non è mai stato attento a questo andando avanti per la sua strada.
Questa malattia se trattata con una alimentazione adeguata e con insulina da la possibilità di vivere bene, ma se infrangi quelle poche regole non ti da scampo, ti logora e ti distrugge, dall’interno.
Il grande amore di mio padre per il CIBO, lo ha portato ad aver sempre piu bisogno di insulina, ma si sa l’insulina ammazza le arterie e cosi finì in rianimazione per un coma diabetico, si riprese bene per fortuna, ma di li poco tempo 2 infarti; poi altro tempo e la circolazione alle gambe era ormai compromessa, specialmente una di gamba; poi altro tempo ancora, ma non c’era piu tempo e cosi una gamba fu persa.
Nonostante tutto questo mio padre non si è perso mai d’animo e ha continuato a cucinare, a scrivere ricette sul suo diario e fare conserve con il suo “brand” – Guerino Forever - .
Mia madre Anna, ha un ruolo fondamentale in tutto questo, è lei la quercia della situazione, anche se piccola e mingherlina, ha una forza ed una potenza incredibili.
E’ lei che si prende cura di papà e lo supporta sempre.
CIBO quindi è famiglia.
Ho deciso di documentare dei momenti di vita della mia famiglia nella sua quotidianità, pezzi sereni di vita dopo la tempesta.
PELLE
La vita scivola sulla pelle, si aggrappa, lasciando tracce visibili delle
nostre scelte quotidiane.
La pelle non mente, racconta la tua storia a chi è disposto a leggerla
ed ascoltarla.
Rughe, seghi d’espressione, ma anche il colore e il tono della nostra
pelle sono ricordi tangibili del nostro stile di vita impressi sul
viso e sul corpo.
Allo stesso tempo è però l’ultimo strato del nostro corpo soggetto
alla nostra espressività e profondamente legato alla nostra
parte più intima: le emozioni.
HUMAN MURBLE
Questa ultima serie fotografica si ispira ai grandi maestri del rinascimento
(Donatello, Michelangelo, Jacopo Della Quercia), i quali
hanno rappresentato, attraverso l’arte di modellare il marmo, la
bellezza e l’armonia di sinuosi e formosi corpi nudi.
Assecondo cosi, il bisogno e l’ossessione di rappresentare la bellezza
nuda della forma attraverso la precisione di un obiettivo.
Rispondendo alle linee fluide e alle infinite combinazioni di forma
che il corpo umano riesce a creare nella sua spontaneità ed
immediatezza, fotografo il ver o che si realizza davanti ai miei occhi,
comprendendo l’importanza del momento che puo essere
perduto e non ripetuto.